“Le Dolomiti. Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?” – Dino Buzzati
C’è un momento, tra la notte e il giorno, in cui il mondo sembra sospeso e ovattato. Lentamente il sole sorge e il cielo si tinge di sfumature dorate, mentre le cime delle Dolomiti si colorano di rosa. L’Enrosadira illumina il palco dell’Alba delle Dolomiti e la musica prende vita, fondendosi con la natura in un abbraccio perfetto.
È un rito collettivo che si ripete ogni anno. Nel buio della notte, in quell’istante che precede l’arrivo dei primi raggi del sole, gli spettatori si incamminano lungo i sentieri. Il silenzio è interrotto solo dal suono dei passi, mentre i frontalini delineano strisce di luce in continuo movimento.
Il luminoso corteo raggiunge lentamente il luogo del concerto, e piano piano si scioglie in mille puntini colorati che si sparpagliano sul prato e sui sassi. Giacche imbottite, berretti di lana, guanti pesanti: il popolo dei Suoni è pronto per accogliere l’alba a ritmo di musica.
Non ci sono spalti né palcoscenici convenzionali: solo gli artisti, gli strumenti e le Dolomiti che gradualmente si riempiono di luce. Ogni nota si mescola con il vento e scivola lungo le rocce, rendendo l’Alba delle Dolomiti un’esperienza immersiva, che tocca le corde delle emozioni più profonde.